L’ultima parte dell’ anno, il periodo più atteso da ogni giocatore e allenatore. Il periodo delle partite che contano, il periodo dove ogni giocatore mette in mostra tutto ciò che ha imparato e migliorato nel corso della stagione, allenandosi giorno dopo giorno. Il periodo in cui, ciascun allenatore, acquisisce esperienza, verificando i progressi fatti o non, dai propri giocatori. Il periodo in cui la palla si fa sempre più pesante e l’adrenalina si fa sentire come non mai. Il periodo delle “lezioni di vita”, del quando si perde e del quando si vince; il periodo dove si cresce per davvero insomma. Bè questo tempo, ce l’ha rubato un piccolo esserino, che ha avuto la brillante idea di sfidare tutto il mondo. In questo momento la battaglia si deve giocare in un campo senza parquet, in un campo dove non ci sono scelte tecniche o tattiche, non ci sono “schiacciate o crossover”, in un campo dove la pazienza e la speranza di riavere, la nostra palla da basket tra le mani, sarà l’arma principale per poter sconfiggere questo avversario. Ma più che un avversario, ormai è diventato un nostro nemico, che sta togliendo tanto e troppo a tutti noi. Non è leale, sta giocando sporco e cerca di fare male a tante persone. E’ riuscito ad infortunare pure il nostro mondo sia fisicamente che psicologicamente, privandoci di tutte quelle emozioni che questo periodo ci avrebbe inevitabilmente regalato.

Il campionato, per noi è finito, gli obiettivi prefissati ad inizio stagione, forse non esistono più. Una scelta più che giusta, indispensabile ma al tempo stesso difficile da accettare. È difficile accettarla per chi come noi vive per non mollare fino al suono dell’ultima sirena. Per chi si rialza dopo una caduta, per chi dopo un infortunio fa di tutto per poter recuperare. Ecco, stavolta è come essersi infortunati per bene, sapendo di non riuscire ad rientrare in tempo proprio sul più bello, la fine del campionato. È proprio così, molti sapranno di cosa sto parlando e tutti conosceranno presto questa brutta sensazione.

E allora, non c’ è nulla da fare che prenderne atto, farsi forza e cercare di fare di tutto per tornare più forti di prima… Si va bè è facile e scontato dirlo, difficile a farlo, lo so…ma quali alternative abbiamo? Fermarci e piangersi addosso? Non sarebbe di nessuno aiuto né per noi, né per i nostri compagni. Ah dimenticavo…ma quali compagni se il campionato è finito? Bè abbiamo detto che le partite sono finite per noi, ma non per tutti quelli che ancora possono e stanno combattendo un altro tipo di campionato. Un campionato che non parla di Sport e di Basket; stavolta è più tosto e nemmeno divertente. Si gioca in un altro campo, in un campo che però appartiene a tutti quanti e tutti insieme dobbiamo fare la propria parte affinché questo maledetto Virus non decida di arrendersi. La nostra parte, al momento è quella di stare in tribuna facendo ogni giorno un gran tifo, incoraggiando i nostri “compagni” nella difficile lotta contro un nemico quasi invisibile. Hanno ancora tanto bisogno di noi! Quando riprenderemo da questo “brutto infortunio”, sono sicuro che ripartiremo con più voglia e amore di prima, cercando di recuperare tutto ciò che ora ci stiamo perdendo. Coraggio!

Un abbraccio a tutti i ragazzi e alle loro famiglie, da parte di tutta la famiglia di Basketacademy. Ps Tenete duro che torneremo, per davvero, più forti di prima!

 

Ufficio stampa Basketacademy